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Channel: McIntosh Discussions on videohifi.com forum
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MA 6900

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Ciao a tutti!
Mi presento: mi chiamo Stefano ho 44 anni abito a Verona. Sono un bassista e chitarrista per diletto, ho un piccolo studio di registrazione.
Sono sempre stato affascinato dal mondo hi-fi... 20 anni fa un mio compagno musicista mi fece innamorare della buona musica ascoltata come si deve... aveva un integrato Musical Fidelity. Ne fui impressionato.
Oggi posso permettermi anche io un impianto "come si deve" e quindi, dopo tanta pazienza sono riuscito ad acquistare un MC 6900. Ho un lettore CD exposure 3110 ed è arrivato il momento di acquistare i diffusori...
È una scelta che voglio ponderare bene. Senz'altro andrò ad ascoltare varie marche e vari modelli.. ma mi piacerebbe sentire la vostra opinione per partire a farmi una idea.
Ascolto prevalentemente musica rock anni 70 Pink Floyd, Deep Purple, Eagles, Led Zeppelin.
Adoro la musica Fusion anni 80/90 Dave Grusin, Corea, Petricciani, Patitucci, Ritenour, Pistorius
Mi piacciono moltissimo PFM, Vasco con Solieri chitarrista.

Mi piace anche il Jazz la bossa il blues..

Vorrei un consiglio su che tipo di diffusore abbinare al mio sistema.

Non mi piacciono i bassi troppo "sbavati" di alcuni sistemi bass reflex che a volte ho sentito in giro..

Mi piacciono i bassi presenti ma definiti.. non troppo agressivi... sono un bassista e mi piace ascoltare le performance dei miei strumentisti preferiti.. siano essi contrabbassisti o bassisti elettrici...

La musica classica non la ascolto molto..

Il mio budget si aggira sui 2.000 ma in quella cifra vorrei farci stare anche i cavi per collegare il lettore CD e i cavi per le casse..
Vorrei valutare anche qualche soluzione sull'usato.. a volte si trovano delle belle occasioni e potrebbe essere una opportunità per arrivare ad avere meteriale di quality superiore..

Cosa mi dite? Avete consigli?
Stefano



Qualità Mcintosh?

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Ma avete visto le elettroniche di ultima produzione McIntosh? Mamma mia che disperazione! Componenti di bassissima qualità se non pessima, condensatori che lavorano al limite della tollerenza e dopo qualche anno cominciano a perdere l'acido (ho un MC275 Gordon Gow che nonostante non sia proprio di ultimissima produzione anche questo ha avuto problemi di condensatori e ho dovuto far rifare completamente il PCB  da Antonio Gastaldon di Padova perchè.....tra l'altro...contattata la McIntosh la scheda non è fornibile. Ragazzi, stamo parlando di un MC275 e la scheda non è fornibile? Comunque, se li fanno pagare una cifra ma non valgono certamente quei soldi tanto è vero che non comprerò mai un Mc se non quelli vecchi.
Ho l'impressione che la nuova proprietà sfrutta solamente il marchio e il look che indubbiamente ha il suo fascino per vendere non certo qualità ma per permettere a qualche danaroso di far vedere agli amici quanto è bello l'impianto che ha comprato.
Niente a che vedere con Accuphase....ad esempio tanto per fare un nome

Finalmente sono dei vostri!!!

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Buongiorno a tutti, dopo anni di dubbi, mi sono deciso ad abbracciare questo marchio. Non nascondo che inizialmente nutrivo diverse perplessità, soprattutto in ordine alla capacità di pilotaggio dei miei diffusori da 4 ohm.
Superati i dubbi iniziali, credo di essere "entrato in famiglia" nel migliore dei modi: Finale MC 302.
Intanto è bellissimo.
Ciò premesso, come suona? Ce la fa a pilotare i miei diffusori?
Ebbene, il suono è estremamente musicale e dolce. La ricostruzione scenica è da primato. Ogni strumento è al suo posto, ma ciò che mi entusiasma di più è la posizione del cantante, praticamente al centro, senza alcuno strascico di voce sulla cassa destra o sinistra!
Bassi, medi ed acuti sembrano amalgamati con un dosatore; nessuno prevale sugli altri.
Il basso è potente e controllassimo.
Un'altra caratteristica che mi entusiasma è la finezza di grana. Non si avvertono mai inasprimenti di sorta, nemmeno a volumi elevati.
Passando alla seconda incognita, quella della capacità di pilotaggio, inizio a dire che non capisco come alcuni possano sostenere che Mcintosh non abbia corrente sufficiente a pilotare diffusori difficili.
Orbene, i miei diffusori da 4 ohm, che spesso scendono anche a 3 ohm, praticamente volano. Ma badate bene, volano senza mai scomporsi, senza alcun inasprimento degli acuti o fatiche d'ascolto. Il suono è sempre musicalissimo e dolce. Con l'Hard Rock il basso e la batteria suonano da "pugno nello stomaco". Ho messo nel lettore il CD di Back in Black per ascoltare Hells Bells, ma non sono riuscito più a toglierlo, praticamerte l'ho ascoltato tutto.
Con il Jazz si apprezza l'aria tra gli strumenti, la finezza di grana nell'ascolto della tromba, il basso netto, pulito, controllato. Ancora non ho provato la classica, ma mi aspetto soltanto sorprese positive.
Grazie per l'attenzione e buon ascolto!

Qualità Mac due

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Cari amici , mi spiace che sia stato chiuso l'argomento  intitolato "  Qualità Mac ". Mi sarebbe piaciuto sapere da chi ha aperto  polemicamente l'argomento alcune informazioni . Ad esempio , possibile che non ci siano più pezzi di ricambio del 275 Gordon Gow Edition?  Mi sembra molto strano .  Sei sicuro di aver chiesto  a  persone competenti? In genere tutto si può dire  contro i Mac ma mi sembra  che  i pezzi di  ricambio    si possano  trovare , anche ai nostri giorni , senza problemi . Pregherei  chi ha aperto il precedente argomento di usare toni meno polemici e più  diplomatici  per affrontare  questo problema . A tutto c' è rimedio , tranne all'osso del collo ,  diceva  quel saggio di mio nonno . Infine , pregherei il moderatore Vincenzo ,  di tollerare  , se fatte rispettosamente e  pacatamente   , anche critiche negative . A presto quindi .  Grazie a tutti .

gianni

I Mac senza a. t. surriscaldano?

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In R.A.  un forumer ha aperto una discussione riguardo a un Ma 6300 che surriscalda con certi cavi  di potenza .  Secondo voi è facile che i Mac senza scaldino come i valvolari? Grazie

MA 7900 + harbeth m 40.2

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....come li vedete insieme ? Ho le harbeth e mi intriga il mac :)

McIntosh & Infinity anni settanta: si può fare?

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Buonasera a tutti.

Pur essendo un appartenente ad un'altra parrocchia sonica (ho un impianto Full Accuphase...), scrivo qui in quanto un conoscente ha due pezzi anni settanta inusati da tempo, che vorrebbe, previo controllo tecnico, riutilizzare per il proprio impianto.

I pezzi in questione sono un finale McIntosh MC2300, ed una coppia di mastodontiche Infinity Quantum Source. Queste ultime (Il Mc in questo contesto non credo necessiti di presentazioni... :D ) sono grossi e pesanti (176 centimetri d'altezza per 86 Kg di peso) diffusori della fine degli anni settanta, a quattro vie e dotati di di svariati tweeter Emit ( di cui peraltro dobbiamo verificare la buona funzionalità); con i loro 84 dB di efficienza, e memore di ascolti passati di altri diffusori di questa Casa, non credo siano un carico facile... tutt'altro.

Varie le questioni sul tappeto:

1) qualche forumer ha mai testato quest'abbinata, o una simile? Se si, con quali risultati?
2) sulla carta e' comunque un'abbinamento fattibile?
3) come periodo e suono, quale pre McIntosh si abbinerebbe bene all'Mc2300?

In attesa di consigli, saluto cordialmente.


Frovalta.

MA2275 e Klipsch

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Sempre alla ricerca di un partner per il mio integrato (ma ricordo la sezione finale è uguale al più diffuso MC275) ho fatto ulteriori considerazioni.
In particolare le mie esigenze sono orientate ad ascolti a medio-basso volume, ma con una dinamica il più possibile coinvolgente e "live" per i generi che prediligo ovvero rock, jazz, blues e indie.
Dopo qualche lettura ed ascolto (in primis heresy, ma non con il mio ampli) avrei selezionato questi diffusori Klipsch (marchio che credo riassuma sonicamente ed elettricamente piena compatibilità con i miei gusti e il mio ampli):

- Heresy III
- RF-7 mkII
- Palladium P-17B

la nuova stanza è circa 18-20 mq (non dedicata, è un open space) e dovrei inserire i diffusori molto vicino alla parte di fondo.
Pro/contro: non vorrei che le rf7 siano sovradimensionate, le heresy che non abbiano molto aria davanti (tra diffusori e punto di ascolto ci sono tavolini bassi, etc.) e le p17..... mah, sono ancora un oggetto "misterioso", ne ho solo sentito parlare un gran bene.
Grazie a tutti per le risposte, Alberto.

Mcintosh mc302 vs mc452

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Visto che quella sulle differenze tra i due finali stereo top della casa americana è una richiesta ricorrente ho voluto condividere con voi questa esperienza di ascolto, avendoli avuti nello stesso ambiente e stesso setup. A parte le ovvie differenze di potenza, il 452 beneficia della tecnologia quad balanced, non tanto utile per i collegamenti bilanciati (come il termine lascerebbe intendere) ma per la silenziosità di funzionamento (cancella virtualmente il rumore dall'amplificazione) che questa tecnologia riesce ad assicurare alla macchina a prescindere dalla modalità di collegamento. Ebbene, sono due finali dalla voce così differente all'ascolto che sono rimasto decisamente sorpreso. Ho inserito i due finali nello stesso setup (Marantz sa11s3, thorens Td124 -sme4 - benz gullwing reference e Mcintosh C2500 retubed nos) dandogli da pilotare le Sonus Faber Minima Vintage e le Rogers Ls3/5a LE (due carichi facili per i due bestioni americani) in un piccolo ambiente, proprio per permettere ai due finali di lavorare nelle stesse condizioni ottimali, cioè con carichi tranquilli e con una manciata di watt. Ribadisco, in queste condizioni mi aspettavo una prestazione equipollente, invece sono emerse differenze importanti che cerco di riassumere.
Il 302 è un finale sanguigno, contrastato, a volte scomposto quasi scapigliato. La prima impressione è di una macchina molto coinvolgente, viscerale e impattante come può essere un evento live. Analizzandone il suono sotto la lente di ingrandimento dei i parametri hifi, il basso è possente ma a volte dalla briglia un po' sciolta che richiede molta molta cura nella scelta del diffusore (meglio un diffusore da stand che come per magia sembra crescere di statura ...) e del posizionamento in ambiente. Il medio basso presenta quella nota di calore caratteristica della casa, anche se, una volta curato l'interfaccia diffusore ambiente, non arriva ad affliggere la meravigliosa gamma media. In gamma alta non si soffre del roll off che avevano i Mcintosh di qualche anno fa, il finale è teso e lucido, ma dandoci su col volume si avverte qualche scompostezza, non asprezze, attenzione, ma una leggera proiezione in avanti del suono che può ingenerare la sensazione di una certa faticosità (parliamo di volumi sostenuti, circa 30 watt sul vumeter, che nel mio ambiente sono tantissimi). Conosco troppo bene le minima vintage per averle ascoltate in tanti setup per dire che col 302 si snaturano un po' avvicinandosi alle prestazioni delle Harbeth m30.1 che hanno un suono decisamente più in avanti, come è giusto aspettarsi da un monitor purosangue di scuola inglese. La ricostruzione scenica è molto suggestiva, con un piccolo appunto sulla dimensione della profondità che soffre proprio di quella leggera compressione all'aumentare del volume (volume, lo preciso, eccedente quello del normale livello di ascolto) e con una collocazione spaziale dei protagonisti tridimensionale e plastica ma che comunque non sfrutta appieno la scansione dei possibili piani in profondità su cui altri finali sanno proiettare gli strumenti (il mio campione e riferimento resta l'Audio Research Ref. 110). Ho sentito batteristi almeno 3 metri fuori la finestra, col 302 questi eccessi non ci sono, per cui senza pregiudizio per dimensioni e plasticità, gli strumenti sono collocati dietro il fronte dei diffusori ma più vicini al punto di ascolto guadagnando sull'effetto presenza e tattilità del suono

McIntosh D1100 - Recensione

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Luce blu sulla musica
di Vincenzo Traversa

Dal 1982 viviamo immersi nella musica digitale. Prima con il cd e poi con tutti gli altri formati
fisici, abbiamo vissuto relativamente felici con la nostra musica, armeggiando tra lettori
cd/sacd/dvd e infine bluray.
Sono apparsi formati che, come meteore nella notte di San Lorenzo, sono (purtroppo)
scomparsi alla velocità della luce, come ad esempio il D.A.T, stritolato nella culla dalla paura
delle Major che i privati potessero farsi copie perfette dei propri cd. Poi, ironicamente, con i
cd-rom per pc è iniziata l’era della copia libera e la loro guerra contro i formati di copia ha
prodotto il mostro della pirateria.
Nel frattempo, in questi lunghi anni di dominio del cd, qualcuno ha iniziato a nutrire grossi e
fondati dubbi sulla qualità stessa della riproduzione musicale digitale. Se da un lato il mercato
chiedeva più qualità (promessa non mantenuta dal Red Book), dall’altro era diventato
imprescindibile dematerializzare il supporto fisico per poter portare la musica ovunque.
Il sacd, nato nel 2000, secondo le intenzioni della Sony e della Philips sarebbe dovuto
diventare il formato di alta qualità del futuro. Dopo un primo periodo di espansione, a causa
delle stesse royalties che i costruttori avevano l’obbligo di corrispondere al duo giappoolandese,
anche il sacd ha iniziato un lungo processo di eutanasia. Anche l’inviolabilità del
supporto in alta definizione dopo poco, incredibilmente, cadeva con il cavallo di Troia
costruito dalla stessa Sony. Quella famosa Play Station 3 prima versione che, opportunamente
(ma illegalmente) modificata, permetteva l’estrazione dei files dai sacd in formato Hi-Rez. I
Files, per l’appunto, diventati da mero termine informatico a lasciapassare verso la fruizione
contemporanea della musica.
In tutto questo groviglio di formati, bit, frequenze di campionamento, ecc, in modo molto lento
ma costante, si è rinnovata la voglia di analogico. Il vinile è tornato a “splendere” di luce
propria un po’ perché di moda, un po’ perché rievoca riti e consuetudini del passato ma
soprattutto perché, come dicevo, il digitale non ha mantenuto gran parte delle sue promesse.
Ed eccoci ad ammirare giradischi e relativi bracci e testine, in bella mostra nei negozi di hifi
(purtroppo sempre di meno) e nelle manifestazioni di settore. Dal limbo dei ricordi è riemerso
anche il registratore a bobine, vero totem dell’HiFi degli anni 70.
Perché l’analogico ha riguadagnato nelle case degli appassionati parte dello spazio perso dagli
anni ’80? Semplicemente perché suona “diverso”, completo, con i suoi limiti fisici ma
completo. Complesso da settare a regola d’arte ma in grado di restituire quella naturale
musicalità che è propria dell’uomo. Noi non abbiamo un sistema di ascolto digitale nelle
nostre orecchie. Il sistema uditivo umano è analogico per definizione.

qualità stadio prono del ma 6300

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Buongiorno a tutti,
 devo dire da neo possessore del 6300 che mi sta regalando ottime sedute di ascolto,
il setup analogico attuale è composto:
giradischi rega planar 2 testina Ortofon om2

Mi chiedevo se conviene usare un pre prono esterno  basta quello del mac?

In caso di pre esterno avete suggerimenti?

Grazie
Federico 


Lettore integrato o meccanica/dac?

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Ciao a tutti, secondo voi, a livello di qualità sonora, cosa dovrei aspettarmi se sostituissi il lettore MCD201 con una meccanica MCD751 da collegare al dac D100?
Premetto che il lettore è perfetto e non ha nessun problema di meccanica, sarebbe dunque un puro cambio per upgrade.
Grazie, Alberto.

Lettore McIntosh

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Volevo aggiungere un altra macchina McIntosh al mio Ma-6600. Ho ascoltato tempo fa un 301 che mi è piaciuto molto, la cosa di cui ho paura è l'affidabilità di queste macchine. Cerco nell'usato o una 301 o 500 , non sono convinto che migliorerò il suono del sacd e cd nel mio impianto, ma lo faccio perché voglio un altro Mcintosh nella mia catena. Adesso ho un lettore Esoteric K-7 ed il Marantz Sa-11s2 che vanno molto bene.
Il 301 ed il 500 che meccanica montano?

Mc 60 Mcintosh

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Permettemi di farvi partecipi di un mio nuovo acquisto che desideravo da tanti anni ma che non speravo piu' di ottenere data la difficolta' di reperimento degli apparecchi.Ebbene sono riuscito a portare a casa e ho collegato da un paio d'ore appena una magnifica coppia di finali valvolari MC 60 che sembrano appena usciti dalla fabbrica ....e hanno la mia stessa eta' ! Incredibile ! Sono stati testati e ricondizionati da un noto tecnico torinese mio amico da piu' di 20 anni e suonano  che e' una meraviglia.Sono originali con alimentazione a 110 volts e montano valvole americane n.o.s .Sylvania...L'emozione piu' grande dopo aver collegato i finali alle mie Dynaudio special 25 e' stata quella di guardare il certificato di garanzia originale dell'epoca con la firma di Frank Mcintosh...Al momento non ho un pre all'altezza  ( e forse tra i moderni pre non so chi ne sara' all'altezza) e sto utilizzando la sezione preamplificatrice del mio integrato Sugden A21 SE Signature.Il mio passo futuro e con tutta calma sara' la ricerca di un pre valvolare adegiuato per  questi due campioni dell'epoca d'oro della ditta di Binghampton. Ora che li ho ritrovati non li cambiero' piu' perche' suonano magnificamente e fanno parte della storia e della leggenda,,,,Grazie a tutti per l'attenzione. Mauro

push pull complementare - McIntosh MC301

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Sono Daniele, scusate l'ignoranza, ma non capisco cosa significa.
Qualcuno sa dirmi in semplici parole cosa significa e se questo è in contraddizione con gli ingressi bilanciati dei finali?

Grazie

C2500 e MacBook

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Buongiorno a tutti.


Trovandomi in difficoltà, mi rivolgo  voi lettori esperti nella speranza che possiate aiutarmi. Da ormai due anni possiedo il Pre suddetto ma non avevo mai provato ad utilizzare l'ingresso USB. Bene, prima ho provato a collegare, con successo, un notebook (previo download dell'apposita app McIntosh), poi ho collegato un macbook con sistema operativo OS 10.7, ma il pre non lo riconosce. Perche? 


Grazie preventivamente, Eugenio


 

Santa Pasqua 2017

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Un caro augurio di pace e di serenita' per la Santa Pasqua a tutti voi .Mauro

Milano Hi Fidelity - Melia' Hotel 22-23 Aprile

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Chi viene Sabato 22.....? Io ci saro' dopo le 11. :-h

ma7900 vs ma6700

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ciao a tutti, 

vi chiederei gentilmente quali sono le differenze tra i due integrati sopra, dai dati tecnici paiono uguali. Sta solo nell'assenza dell'equalizzatore (per il 6700) o ce ne sono altre? 

vi ringrazio, 

Non riesco a staccarmi dal telecomando...

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...si perchè la plastica del telecomando del mio C2300 è diventata appiccicosa, collosa ho provato a pulirla ma niente, se ci passi lo scottex rimane tutto attaccato al telecomando, chiedo se sia capitato a qualcun'altro questo disguido ed eventualmente come avete rimediato.
Comunque la qualità dei telecomandi è veramente scarsa,e vero ne abbiamo già parlato,non all'altezza e dovrebbero rimediare visto che le macchine con le quali vanno a corredo non sono proprio regalate.
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