Apro questo thread con l'obiettivo di provare a fare il punto della situazione sulla musica riprodotta tra le pareti domestiche. So che è un argomento complesso e che, come in molte cose della vita, i pareri contrari a quello che sto per scrivere, non mancheranno. Mi auguro però che, la discussione che ne seguirà, potrà portare ad una crescita di conoscenza per tutti.
Come sapete, da un paio di settimane, nel mio impianto principale troneggia l'MT10. Dopo un primo momento di "sbandamento" e di adattamento all'uso di una macchina ben più complessa rispetto al vecchio Thorens, ho potuto concentrarmi su alcuni aspetti che hanno fatto scaturire nella mia testa alcune tesi.
Già da circa un anno, frequentando audiofili che avevano come sorgente principale il vinile, mi ero accorto di un qualcosa di anomalo, di strano ed alineo nell'ascolto del digitale che, giorno dopo giorno, ha eroso le mie convinzioni, o parte di esse, sulla superiorità qualitativa del digitale rispetto all'analogico. La mia non è una abiura ma un prendere atto che l'ascolto del vecchio vinile porta con se un ritorno ad una specie di umanesimo che, in 30 e passa anni, il digitale ci ha negato.
Come sapete, da un paio di settimane, nel mio impianto principale troneggia l'MT10. Dopo un primo momento di "sbandamento" e di adattamento all'uso di una macchina ben più complessa rispetto al vecchio Thorens, ho potuto concentrarmi su alcuni aspetti che hanno fatto scaturire nella mia testa alcune tesi.
Già da circa un anno, frequentando audiofili che avevano come sorgente principale il vinile, mi ero accorto di un qualcosa di anomalo, di strano ed alineo nell'ascolto del digitale che, giorno dopo giorno, ha eroso le mie convinzioni, o parte di esse, sulla superiorità qualitativa del digitale rispetto all'analogico. La mia non è una abiura ma un prendere atto che l'ascolto del vecchio vinile porta con se un ritorno ad una specie di umanesimo che, in 30 e passa anni, il digitale ci ha negato.